Dopo il gruppo americano-tedesco Pfizer e il russo Spuntnik, un'altra biotech a stelle e strisce, Moderna, annuncia l'arrivo di un vaccino efficace al 94,5%. Ancora una buona notizia accompagnata da fuochi d'artificio nelle borse di tutto il mondo. Questa volta le fiale non hanno bisogno di 80 gradi sotto zero durante il trasporto, ma soltanto di 20 gradi di gelo. Ogni iniezione potrebbe costare attorno ai 25 dollari, rivela Tal Zacks, uno degli scienziati al vertice di Moderna. Ma per tutto il 2020 verranno distribuite solo negli Stati Uniti.
Altre case farmaceutiche e gruppi di ricerca stanno per entrare nella corsa, dalla Johnson & Johnson ad Astra-Zeneca che lavora con l'università di Oxford, e a cui collabora anche l'Irbm di Pomezia.
È chiaro che sul vaccino si gioca una partita a colpi di miliardi di dollari. Chi arriva primo non solo realizzerà profitti stellari, ma contribuirà a far ripartire l'economia. Vincere la gara sarà perciò decisivo.
Così il mondo intero alle prese con lockdown, zone rosse, ospedali in affanno e disoccupazione guarda con speranza all'arrivo del vaccino e intanto prova a convivere con una fase difficile per tutti.
È il caso dei professori di Toscana ed Emilia che hanno deciso di fare lezione davanti alle loro scuole con i ragazzi No Dad, gli studenti che protestano contro la didattica a distanza. Anche per i docenti fare lezione da lontano è poco educativo perché i ragazzi davanti al computer sono demotivati e uniformati. Perciò fanno lezione con loro. Davanti al liceo. Convinti che la scuola resti l'unico vero vaccino contro l'ignoranza.