Raggiunto uno storico accordo tra Unione europea e Regno Unito sulle relazioni post-Brexit. Via libera dunque al compromesso su un’intesa di libero scambio - un testo di 2.000 pagine circa - che allontana l'incubo di un traumatico 'no deal' commerciale. Il patto, raggiunto in extremis, entrerà in vigore dal primo gennaio 2021, scadenza della fase di transizione post divorzio, seppure soggetta alle ratifiche parlamentari. L'accordo tra Bruxelles e Londra pone fine alla prospettiva che le due parti impongano tasse di importazione diffuse - dazi - sulle merci a partire dal primo gennaio. Entrambe le parti hanno tempo fino al 31 dicembre - quando il Regno Unito lascerà le regole commerciali dell'Ue - per farlo approvare dai parlamentari. Intanto il premier britannico Boris Johnson ha confermato l'intesa sul suo account Twitter, mostrandosi in una foto con i pollici all'insù e la scritta "Deal is done". L'accordo di libero scambio post Brexit con l'Ue - ha detto poi Johnson - ci aiuterà a “difendere i posti di lavoro” nel Regno Unito e allo stesso tempo a "riprendere il nostro destino nelle mani" uscendo dal mercato unico e dall'unione doganale dal primo gennaio 2021 per "prosperare" facendo fruttare nuove opportunità, oltre che per concentrarci nella battaglia contro il Covid che è al momento "la nostra priorità numero uno". Il premier Tory ha parlato di "un buon deal per tutta l'Europa". La presidente della Bce Chrstine Lagarde su Twitter: “Spiace ancora per la decisione del Regno Unito di andarsene, ma l'accordo è importante specie in questo momento di elevata incertezza”. E poi ancora: “Abbiamo finalmente trovato un accordo, è buono, equilibrato e la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti. I negoziati sono stati difficili, ma era un accordo per cui valeva la pena di battersi. Ci possiamo lasciare alle spalle la Brexit”. “Siamo arrivati a un accordo grazie a tutti – ha annunciato il caponegoziatore europeo Michel Barnier –. Oggi è un giorno di sollievo ma tinto da un pochino di tristezza se vediamo cosa c’è dietro di noi e cosa c’è davanti”. Tra qualche giorno ci saranno i primi cambiamenti. L’accordo “è senza precedenti, copre trasposti aerei, su strada, energia, la pesca – ha spiegato Barnier –. Mi spiace che governo britannico abbia scelto di non partecipare al programma di scambi Erasmus”.