Un webinar sulla straordinaria vicenda di Giorgio Perlasca, l’italiano che durante le persecuzioni naziste ha salvato a Budapest oltre 5mila ebrei ungheresi spacciandosi per Console spagnolo, è in programma giovedì 28 gennaio alle ore 17.30 (le 7.30 del mattino in Italia), in occasione del Giorno della Memoria 2021, per iniziativa degli Istituti Italiani di Cultura di Sydney e di Melbourne. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Canberra, la Great Synagogue di Sydney e con la partecipazione della Fondazione Perlasca di Padova.
All’iniziativa, che si terrà in lingua inglese su piattaforma Zoom, interverranno l’Ambasciatrice d’Italia Francesca Tardioli e il direttore dell’Istituto Lillo Guarneri; Simon Holloway, PhD in Studi ebraici classici (Talmud), docente presso il Sydney Jewish Museum dove tiene seminari sull’Olocausto, contestualizzerà i fatti nel periodo storico, con accenni alle leggi razziali dell’epoca e alla situazione in Italia e in Ungheria. Mentre il Rabbino della Great Synagogue di Sydney Benjamin Elton concentrerà il suo intervento su Giorgio Perlasca e i fatti che lo videro protagonista.
Giorgio Perlasca (Como, 31/01/1910 - Padova, 15/08/1992) è stato un commerciante italiano passato alla storia per aver salvato dallo sterminio nazista, nell’inverno 1944-1945, oltre 5.000 ebrei ungheresi spacciandosi per Console spagnolo, non essendo né un diplomatico né tanto meno spagnolo. Da giovane Giorgio Perlasca aderì al fascismo, ma successivamente se ne allontanò, in particolare non condividendo le leggi razziali e l’alleanza dell’Italia con la Germania siglata nel 1939.
Nel 1942 si trasferì a Budapest a lavorare per conto di una ditta di Trieste, e qui, in circostanze che verranno illustrate dai relatori nel corso della serata, assunse la falsa identità di Console spagnolo, rilasciando migliaia di finti salvacondotti che conferivano la cittadinanza spagnola agli ebrei ungheresi.
Nel corso della conferenza online verranno anche proiettate alcune parti filmati provenienti dagli archivi RAI e della Fondazione Perlasca.
È inoltre confermato un breve saluto registrato dall’Italia di Franco Perlasca, figlio di Giorgio e presidente della Fondazione intitolata al padre, il cui scopo è onorarne la memoria attraverso attività di tipo culturale, umanitario, benefico e socio-sanitario, in favore dei profughi e dei perseguitati.