Francia, Finlandia e altri paesi europei li utilizzano già da qualche tempo, tra un mese potrebbero essere impiegati sul campo anche in Italia. Sono i cani anti-Covid, quelli che - grazie a uno specifico addestramento - sono in grado di rilevare il 95% dei positivi, sintomatici o asintomatici.
Come? Sfruttando le eccezionali capacità offerte loro dai 300 e passa milioni di cellule olfattive di cui dispongono, in grado di percepire 'segnali' di coronavirus nelle particelle di sudore emanate dai positivi. La sperimentazione durerà trenta giorni, poi i cani anti-Covid dovrebbero avere il via libera.
Saranno impiegati negli aeroporti, nelle stazioni, nelle piazze e nei principali luoghi di assembramento. Secondo gli esperti, sono più efficaci di termoscanner e altri sistemi di rilevazione della temperatura, dal momento che un antipiretico utilizzato da un positivo (anche inconsapevole) può trarre in inganno lo strumento tecnologico.