Nel sud-est della Germania esiste una comunità religiosa che non adotta le misure anti-Covid per motivi dottrinali. Non sono dei veri e propri negazionisti: semplicemente non indossano la mascherina perché credono che il loro Dio li protegga sempre e comunque dalle malattie.
Si tratta dei Lorenziani (Lorenzianer), una setta formata da circa 5mila persone divise in 60 comunità della Sassonia che vivono attorno al loro tempio che si trova nella città di Eliasburg al confine con la Repubblica Ceca.
Non indossano la mascherina perché credono che chi se la mette non abbia fiducia in Dio.
A raccontare della loro esistenza è l'edizione tedesca di Focus. La rivista ha intervistato il massimo esperto e critico dei Lorenziani, Joseph Canaris.
Canaris da tempo segue segretamente questa comunità che è stata fondata tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento da Hermann Lorenz.
“Tutti i membri hanno zaini e provviste sempre pronte per la fuga possibile e non possiedono televisioni, radio o pc”.
“Esistono decine di templi di preghiera segreti che gli adepti raggiungono la notte una volta la mese, durante la quale seppelliscono ai quattro angoli di queste proprietà alcuni foglietti del 91 salmo della Bibbia avvolti nella stagnola, per proteggersi dal diavolo, che poi sono spesso il Papa e la Chiesa di Roma”.
Nel seminterrato del tempio di Eliasburg c’è una cucina pronta ad allestire pasti per mille persone. Verrà usata il giorno del giudizio.
Quando arriverà quel giorno, come affermato quasi cento anni fa da Hermann Lorenz, gli appartenenti ai Lorenziani si dirigeranno al Polo Nord dove li attenderà un’astronave che li farà ricongiungere ai parenti defunti. Tra loro ci sarà anche lo stesso Lorenz.
Ma come affrontano, i Lorenziani, il Covid? Come detto, la setta crede che il loro Dio li proteggerà ovunque e comunque dalle malattie. “Chi indossa la mascherina non si fida di Dio. Si incontrano in grandi gruppi e, nonostante il coronavirus, non indossano le mascherine“, spiega Canaris a Focus.
“Pensano che se ti comporti in modo devoto e riverente, non ti succederà nulla. Solo un Lorenziano senza mascherina è un buon Lorenziano. Chi indossa la mascherina dimostra di non fidarsi di Dio”.
Ovviamente agli incontri della setta, oltre alla mascherina manca anche il distanziamento. Gli anziani che hanno partecipato a questi incontri, lo scorso ottobre sono stati prelevati dalle case di riposo della zona per poter partecipare al centenario della comunità.
Presi e poi riportati nelle case di riposo dove sono scoppiati diversi focolai di Covid. Secondo le autorità locali infatti, più di 550 persone vicine alla setta sono morte di coronavirus in questi mesi di pandemia.
Focus segnala, senza però avere un legame diretto con i comportamenti dei lorenziani, che il contagio da coronavirus in uno dei distretti in cui la comunità fondata da Lorenz è molto forte, tra ottobre e dicembre 2020 è schizzato in alto con un’incidenza settimanale di oltre 600 nuove infezioni ogni 100mila abitanti.
Canaris ha scritto il libro ” La setta dei lorenziani” in cui spiega che questa comunità è molto tollerata dalle istituzioni locali e nazionali per questo motivo:
“I Lorenziani sono formati da grandi famiglie allargate e non hanno bisogno di nessuno. Si sono infiltrati in questa regione inosservati, in tutte le aree con migliaia di loro membri. Qui formano una specie di mafia nazionale di destra”.
“Lo stato e le sue autorità guardano dall’altra parte perché anche i membri di questa setta lavorano lì senza essere riconosciuti”.