Le "concept car" sono i modelli sviluppati dalle case automobilistiche con lo scopo di sperimentare nuovi design "futuribili" per le loro vetture, veicoli perlopiù destinati alle fiere e le esposizioni del settore che non entrano quasi mai in produzione. È il caso della molto improbabile Ford "Nucleon" del 1957 raffigurata qui sopra, il primo e finora unico modello d'automobile ad avere come propulsore un reattore nucleare.
È difficile ormai, a oltre sessant'anni di distanza, ricordare che c'è stata un'epoca in cui l'atomo e i reattori nucleari erano considerati la soluzione a tutti i nostri problemi energetici. La Nucleon doveva avere come propulsore un mini-reattore a uranio arricchito, sul modello di quello utilizzato dal primo sottomarino atomico, l'USS Nautilus, varato dalla US Navy pochi anni prima, nel 1954, e rimasto in servizio fino al 1979.
Come il reattore del Nautilus, il mini-reattore della Nucleon doveva sviluppare la forza propulsiva utilizzando il calore generato dalla fissione nucleare per trasformando l'acqua in circolo nel vapore per far girare una potente turbina - nel caso del sottomarino trasferendo la forza motrice alle eliche e sull'auto invece alle ruote.
La trovata - così si pensava all'epoca - avrebbe reso di colpo obsoleta la benzina. Secondo il progetto, l'auto avrebbe dovuto avere un'autonomia di 5mila miglia (circa 8mila km) con un "pieno". Esaurita la carica nucleare, sarebbe bastato passare una o due volte all'anno in una stazione di servizio per far estrarre e cambiare il piccolo reattore localizzato sotto la specie di "botola" che si vede sopra l'asse posteriore...
Com'è forse evidente, gli ingegneri della Ford dovevano essere degli ottimisti. Non sembrano aver preso in considerazione i rischi di un eventuale incidente stradale nucleare. Comunque, dal punto di vista del design il 1957 non fu da buttare via. Nel gennaio di quell'anno i primi Frisbee entrarono in produzione...
James Hansen