La proroga al 27 marzo del divieto di spostamento tra regioni è la pietra tombale sulla stagione turistica invernale. Che, di fatto, non è mai partita, mandando in fumo fino ad ora 2 miliardi di fatturato solo per alberghi, rifugi e le altre attività ricettive.
Così Assoturismo commenta i provvedimenti approvati dal Cdm di ieri.
Si tratta di un danno rilevante, ancora più consistente se si considera che il mancato afflusso di visitatori – abbiamo già perso 18 milioni di presenze turistiche – genera a sua volta danni a cascata su tutta l’economia dei territori, in particolare delle mete montane. Il governo, nel predisporre i nuovi sostegni, dovrà tenerne conto. L’auspicio è che ora si acceleri sulla campagna di vaccinazione e si faccia tutto quello che si può fare per salvare almeno la prossima stagione di Pasqua e delle feste primaverili.