In caso di eliminazione magari diranno di esserci rimasti male, parleranno di conseguenze negative per il ranking o per il prestigio del calcio italiano, che rischia di ritrovarsi con le squadre contate dopo il primo turno a eliminazione diretta delle coppe.
Eppure, sotto sotto, negli stanzoni della Lega di Serie A e negli uffici della Federcalcio non vedrebbero così in cattiva luce un'eliminazione del Napoli dall'Europa League. Le prospettive sono concrete: dopo lo 0-2 dell'andata a Granada e viste le attuali condizioni della squadra di Gattuso, la 'remuntada' appare molto, molto difficile.
Ma perché Lega e Figc accetterebbero a cuor leggero l'uscita di scena dei partenopei? Semplice, perché risolverebbe loro un grosso problema, che un calendario compresso all'inverosimile proprio nell'anno della partenza del campionato in ritardo (19-20 settembre) e della conclusione anticipata (23 maggio) ha contribuito a creare.
L'eliminazione del Napoli, infatti, "libererebbe" finalmente la data per il recupero del match contro la Juventus, non disputato lo scorso 4 ottobre per la nota vicenda legata allo stop dell'Asl. La partita si giocherebbe il 17 marzo allo Stadium di Torino, per la felicità di (quasi) tutti. Altrimenti, il rischio è che non si saprebbe quando programmarla, visto che altre date non ce ne sono.