Giù le mani dal ministro della Salute. Mario Draghi è stato lapidario: Speranza non si tocca. Il premier ha parlato anche dell'operato del suo ministro, ieri, durante la conferenza stampa con la quale ha annunciato le prime “ripartenze” del Paese, per il prossimo 26 aprile, quando nell'Italia del coronavirus, tornerà anche la “zona gialla”.
Nel mirino del premier sono finite le critiche mosse da più parti nei confronti dell'esponente di Leu. "Le critiche al ministro Speranza non sono né fondate né giustificate, dovevano trovare pace fin dall'inizio, lo stimo e l'ho voluto io nel governo" ha sbottato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, provando a fissare i paletti.
L'ex governatore della Bce ha inoltre voluto ringraziare il ministro della Salute "per il lavoro che precede e permette questa decisione" sulle riaperture.