L'Italia è in prima fila alla "settimana delle risorse spaziali" organizzata dal Lussemburgo. Grandi opportunità per industria e ricerca nella New Space Economy. Si è aperta nei giorni scorsi la "Settimana delle Risorse Spaziali" organizzata in modalità virtuale dal "Centro europeo per l'innovazione delle risorse spaziali" (ESRIC) - inaugurato in Lussemburgo a novembre scorso - in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (ESA) e l'Agenzia spaziale lussemburghese (LSA).
Tra gli oltre 1.300 partecipanti, spiccano alla quinta edizione del più grande evento mondiale dedicato al settore dell'utilizzo delle risorse spaziali, numerose aziende internazionali, che guardano con grande interesse al tema dello sfruttamento delle risorse dal suolo lunare e dagli altri corpi celesti come nuova frontiera per una crescita sostenibile all'insegna dell'innovazione tecnologica e scientifica. Presenti anche le italiane Telespazio, OHB Italia e Argotec, oltre al centro di economia spaziale SDA Bocconi (SEE Lab) e al Politecnico di Milano fra gli enti di ricerca selezionati per i panel tematici.
Il Granducato si è dotato da tempo di una normativa nazionale per lo "space mining" e ha sviluppato attività "New Space" investendo in tecnologie d'avanguardia, partnership fra pubblico e privato e collaborazioni internazionali. A riprova dell'importanza strategica del settore spazio tanto per l'Italia quanto per il Lussemburgo, i due Paesi sono gli unici partner europei degli Stati Uniti nell'ambito del programma spaziale Artemis, che farà sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro questo decennio, come tappa fondamentale verso l'obiettivo a lungo termine di stabilire una presenza autosufficiente sul nostro satellite, gettare le basi per le società private per costruire un'economia lunare e, in prospettiva, mandare gli esseri umani su Marte.
Nella sessione di apertura, è intervenuto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, il quale ha sottolineato lo straordinario impegno dell'Italia nel campo dello sfruttamento delle risorse spaziali "in situ" (ISRU), con il coinvolgimento attivo di imprese del nostro Paese che operano anche in ambiti diversi da quello spaziale, apportando soluzioni tecnologiche particolarmente vantaggiose a tutte le attività connesse con l'esplorazione umana dello spazio.
Anche l'ambasciatore Lorenzo Angeloni, direttore generale per il Sistema Paese della Farnesina, ha accolto con molto favore questa iniziativa che "si inserisce nell'ambito delle attività coordinate dal MAECI per valorizzare e sostenere l'internazionalizzazione delle nostre imprese e il ruolo della ricerca nei settori dello spazio e delle nuove tecnologie, settori strategici per il nostro Paese che vanta eccellenze industriali e scientifiche apprezzate in tutto il mondo".
L'ambasciatore d'Italia in Lussemburgo, Diego Brasioli, ha ringraziato la Presidenza del Consiglio e la Farnesina per il puntuale sostegno dato all'iniziativa e ha evidenziato come essa rappresenti "un importante tassello nel quadro della crescente collaborazione tra accademici, scienziati e industrie di Italia e Lussemburgo, due Paesi fondatori dell'Unione Europea uniti da un legame speciale grazie alla consolidata presenza di un'importante comunità d'affari italiana, con nuove opportunità di investimenti sui cui l'ambasciata è fortemente mobilitata insieme all'ufficio di ICE Agenzia di Bruxelles e alla Camera di Commercio Italo-Lussemburghese".