Adesso c'è anche la data: 24 ottobre 2021. E sarà un grande giorno di festa per la riapertura del campus del Denver Art Museum, ampliato e reinventato. E il 24 ottobre tutti potranno partecipare, infatti è stata già prevista una giornata di ammissione gratuita per svelare al pubblico tutti gli otto livelli dell'iconico edificio. Che è italiano. Fu infatti realizzato da Gio Ponti e inaugurato nel 1971, spettacolare. E si tratta anche dell'unica architettura negli Stati Uniti del celeberrimo architetto, designer, uno dei più noti nel panorama del dopoguerra, nato a Milano il 18 novembre 1891 dove poi morì il 16 settembre 1979. A Denver Ponti arrivò alla fine del suo straordinario viaggio architettonico con una progettazione portata avanti assieme allo studio James Sudler Associates basato nella città del Colorado. Una sagoma di sette piani, uno dei primi musei d'arte proiettati così in alto e anche, vale la pena ricordarlo, il solo edificio completato nel Nord America dal designer italiano. La ristrutturazione del Denver Art Museum non ha ovviamente toccato l'arte di Gio Ponti, ma ha anche aggiunto oltre 3.000 metri quadrati di superficie di gallerie e nuovi spazi dedicati al pubblico, cogliendo tutta l'originale visione del designer italiano per l'accesso allo straordinario settimo piano con l'aggiunta anche di lucernari che rivelano nuovi angoli della progettazione dell'immobile. Poi ancora migliorie esterne a cominciare dalla illuminazione con la rivitalizzazione delle piastrelle di vetro che riempiono la facciata. Naturalmente la ristrutturazione ha compreso l'aggiornamento e l'introduzione di tutte le ultime tecnologie. E la nuova inaugurazione del Denver Art Museum coincide con il 50º anniversario della sua realizzazione. "Non vediamo l'ora di poter dare il benvenuto a tutta la nostra comunità in spazi nuovi e dinamici questo autunno - ha spiegato Christoph Heinrich direttore del museo - così si potranno esplorare arte e culture del mondo. Per oltre tre anni il lato nord del campus ha subito una audace ristrutturazione per migliorare l'esperienza dei visitatori, onorando e preservando l'architettura storica dell'edificio. E adesso vogliamo mostrare le collezioni globali del museo attraverso una nuova lente, fornendo nuovi spazi".