La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa è l'unica italiana fra le prime 10 giovani università del mondo, ossia che hanno meno di 50 anni, nella classifica pubblicata daTimes Higher Education (THE), che comprende 475 università di 68 Paesi. Otto le università italiane nelle prime 100. In testa al THE Young University Rankings 2021 sono Nanyang Technological University di Singapore, la francese Paris Sciences et Lettres e Hong Kong University of Science and Technology. Nei primi 10 posti sei università asiatiche (3 della Corea del Sud, 2 di Hong Kong e 1 di Singapore), 3 europee (da Francia, Olanda e Italia) e 1 australiana.
La Scuola Superiore Sant'Anna si colloca per il sesto anno consecutivo nei primi dieci posti della classifica, che comprende complessivamente 16 università italiane; di queste otto si posizionano fra le prime cento e sono Vita e Salute San Raffaele (in posizione 30), Roma Tor Vergata (68), entrata per la prima volta nella classifica con l'Università di Bolzano (96), e poi le università di Milano Bicocca (74), Verona (93), Brescia (96), Politecnico di Bari (99).
Dalla posizione 100 in poi troviamo le università di Sannio (102), Insubria (119), Tuscia(138), Udine (140), Roma Tre (169), Calabria (177), Piemonte Orientale (187) e Foggia (201).
Per compilare la classifica THE ha valutato 1.527 università di 93 nazioni, rispetto alle 1.993 che hanno presentato i dati richiesti senza raggiungere la soglia minima.
I parametri utilizzati sono gli stessi utilizzati nella classifica delle migliori università senza fare riferimento ad anno di nascita o dimensionamento, valutando in particolare la formazione, la ricerca (attraverso il numero e la rilevanza delle pubblicazioni e il relativo numero di citazioni), il trasferimento tecnologico, l'apertura internazionale. Cinque i parametri considerati, come l'insegnamento, la ricerca, le citazioni, l'apertura internazionale e la collaborazione con l'industria.
Nuti:"Adesso la competizione è più ardua"
Nonostante la competizione sempre più accesa livello internazionale l'Italia, con la Scuola Superiore Sant'Anna, è riuscita a mantenere la sua posizione fra le prime dieci università migliori al mondo. "La competizione si è fatta assai più ardua", ha detto la rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna, Sabina Nuti.
"Rispetto allo scorso anno, quando la Scuola Superiore Sant'Anna si era classificata quarta, la platea degli atenei valutati - ha aggiunto - è aumentata in maniera significativa. La settima al mondo, la terza in Europa e la prima in Italia sono posizioni importanti, sono risultati da cui derivano una forte responsabilità e il grande onore di portare avanti la bandiera per tutto il sistema universitario italiano".
Nel 2020 la Scuola Superiore Sant'Anna, ha detto ancora Nuti, "ha dato prova di grande capacità di resilienza, parola molto utilizzata ma appropriata per la nostra istituzione: nel 2020 ha infatti conseguito progetti di ricerca su bandi nazionali e internazionali, su bandi europei in particolare, per un valore doppio rispetto agli anni precedenti. Come dire: più vivi che mai e pronti a raccogliere nuove e impegnative sfide".