C'è un'isola nella baia di San Francisco che, per circa un trentennio, ha rappresentato nell'immaginario collettivo un "luogo del non ritorno", da dove era umanamente impossibile fuggire... tranne che per pochi irriducibili entrati nella storia, anche grazie al cinema. È l'isola di Alcatraz!
Chiamata così dai colonizzatori spagnoli, con riferimento alla folta presenza di sule (specie di uccelli, indicati con il termine spagnolo "alcatraz"), venne utilizzata dalla seconda metà del XIX secolo per scopi militari, dapprima come fortezza e dal 1933 come prigione militare.
L'anno successivo, "The Rock" (uno dei suoi soprannomi, riferito al profilo prevalentemente roccioso) venne trasformata in carcere di massima sicurezza, destinato ad ospitare quei detenuti che gli altri penitenziari statunitensi non riuscivano a gestire, in parole povere i criminali più pericolosi! Alle 9:40 dell'11 agosto 1934 sbarcarono i primi 137 "inquilini", la maggior parte dei quali erano rapinatori seriali, assassini o stupratori.
Tra i numerosi tentativi di fuga, quasi tutti finiti tragicamente per gli evasi, rimase celebre quello dell'11 giugno 1962. In quell'occasione Frank Morris e i fratelli Anglin si crearono un varco nelle mura della cella, scavando per mesi con un semplice cucchiaio da cucina, e attraverso il condotto dell'aria raggiunsero la spiaggia, da cui salparono con una zattera alla volta di San Francisco. L'episodio ispirò nel 1979 il famoso film Fuga da Alcatraz, con Clint Eastwood.
Gli eccessivi costi per mantenere la prigione di Alcatraz spinsero il Governo a chiuderla nel 1963. Oggi è uno dei punti di maggior attrazione turistica.