La Corte di Cassazione ha condannato lo stato italiano a risarcire la compagnia aerea Itavia, portata al fallimento per la clamorosa eco dovuta al disastro aereo di Ustica nel 1980. Un disastro in cui, secondo i giudici della Suprema Corte, l'Italia ha avuto chiare responsabilità.
"Omessa attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica": con questa motivazione la Cassazione ha condannato il Ministero della Difesa e quello delle Infrastrutture al maxi risarcimento, confermando la responsabilità di entrambi i dicasteri.
Il Dc9 dell'Itavia cadde in mare il 27 giugno 1980 e l'incidente provocò 81 vittime a causa della "esplosione esterna dovuta a un missile lanciato da altro aereo". L'ammontare del risarcimento sarà valutata in seconda sede: la Corte dovrà decidere se 265 milioni di euro sono una cifra congrua oppure no.